Sabato 18 Maggio ore 15.30 - Forum di Omegna
School Of Life - La qualità della vita
Nel quarto appuntamnto interverrà Don Michele Valsesia, Cappellano dell’Ospedale Maggiore di Novara.
L'incontro verterà su una prima parte di analisi “sapienziale” e “pedagogica” volta ad analizzare i momenti salienti che caratterizzano le diverse età della vita: dall’infanzia all’adolescenza, dalla maturità alla vecchiaia.
Per Don Michele Valsesia: «Sarà l’occasione per indagare passaggi quasi sempre caratterizzati da momenti di crisi più o meno profonda: l’adolescente che lascia il mondo dell’infanzia ma non ha ancora gli strumenti dell’adulto, l’individuo di mezza età che si ritrova a fare i conti con una parabola discendente, non solo nell’aspetto fisico».
Nella seconda parte dell’intervento si tornerà, invece, a sottolineare come non esista – in concreto e per alcuno – una qualità di vita “standard”, bensì un insieme di variabili da affrontare per passare da una “qualità della vita” a una “vita di qualità”. Infine, il dialogo con il Parroco di uno dei pochi nosocomi che possiede una propria parrocchia interna (addirittura dal 9 gennaio 1603, per volere del Vescovo Carlo Bascapè), permetterà di spingersi verso un’ulteriore riflessione. «Da dieci anni – precisa Don Michele – svolgo l’attività di cappellano in un luogo di malattia e sofferenza che mi ha permesso di constatare come la qualità della vita determina la qualità della morte, con ciò intendendo che si muore bene se si è vissuti bene».
INGRESSO LIBERO
Alla “School of Life” di Omegna ci si interroga sui sentimenti e vita quotidiana.
La nuova iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura porta al Forum cinque lezioni “di vita” per parlare di “felicità”, “passioni”, “paura”, “qualità della vita” e “tristezza”
Legato a filo doppio ad Agorà, festival di cultura per la vita quotidiana la cui prima edizione è stata inaugurata a Omegna lo scorso anno, “School of Life” è direttamente ispirata all’omonima iniziativa culturale promossa già nel 2008 da Alain de Botton.
Convinto sostenitore che le Università tradizionali dovrebbero riorganizzare la conoscenza orientandola verso la vita, è dello scrittore svizzero la “paternità” di un format messo a punto per “dare un senso di orientamento e saggezza per la vita con l’aiuto della cultura”.