Situata nella frazione di Cireggio, sorta su un antico oratorio risalente al XVI secolo, la chiesa è una costruzione barocca del Seicento a una sola navata. Sulla navetta del portale d’ingresso, sottoposta a un recente restauro, oltre ai colori originali e a un albero di ciliegio carico dei suoi frutti (segno del legame profondo tra la chiesa dell’Assunta e l’abitato di Cireggio), è, infatti, emersa l’incisione con la datazione originale della chiesa, risalente al 1595. Il portico antistante fu probabilmente edificato nel 1610, mentre dal 1610 al 1612 venne realizzato il campanile, che fu terminato nel 1614 con la punta ottagonale. L’interno della chiesa esprime una religiosità al tempo stesso austera e familiare, semplice e sfarzosa. Il fulcro della cappella dell’Immacolata è rappresentato dalla tela centrale della “Vergine Immacolata”, opera di Cristoforo Martinolio ma è la statua lignea vestita della Madonna a imporsi con tutto il suo fascino e la sua singolare storia: fu, infatti, ritrovata nel 1990 in soffitta dal parroco don Pietro Minoretti e restaurata dalle monache Benedettine dell’Isola di San Giulio. Il 15 agosto, come da tradizione, si celebra la festa patronale dell’Assunta. In questa occasione la statua in legno viene condotta in processione per i vicoli del paese in una cerimonia densa e suggestiva caratterizzata dall’incedere lento e raccolto dei fedeli, delle luci delle candele che illuminano le vie, i ceri e i fiori posti lungo il percorso.