Gelsomino nel paese dei bugiardi è un romanzo per ragazzi del 1959 di Gianni Rodari.
Facciamone un breve riassunto:
Esiste chissà dove e chissà quando il paese dei bugiardi, dove il pane è inchiostro, dove il verde è rosso, dove i cani miagolano e i gatti abbaiano. Figuriamoci cosa succede quando in un paese simile arriva Gelsomino, abituato a dire pane al pane e vino al vino
Gelsomino è dotato di una voce sonora e potentissima che produce disastri ogni qualvolta apre bocca. Un giorno capita in uno strano paese, dove il sovrano Giacomone obbliga i suoi sudditi a chiamarlo “sua maestà” e a dire le bugie. Chi commette il reato di dire la verità viene punito con la prigione o rinchiuso in manicomio.
Qui , Gelsomino, fa la conoscenza di un gatto parlante con tre zampe, di nome Zoppino disegnato da una bambina con un gessetto su un muro, dal quale è stato liberato per un potente colpo della voce di Gelsomino.
Gelsomino , con l’aiuto di zoppino, non riesce ad accettare una simile realtà, per cui si pone come primo obiettivo quello di far comprendere agli abitanti di quel paese il valore della sincerità. Passa poi all’azione scardinando il sistema su cui si regge il dispotico ex pirata: utilizzando la sua voce potentissima, riesce a produrre una tale onda d’urto da far crollare il palazzo del sovrano e addirittura il manicomio rimettendo in libertà le persone oneste che vi erano rinchiuse. Finalmente la verità ha nuovamente diritto di cittadinanza in quel paese.