1 Madonna delle Neve

Madonna delle Neve In località Ponte Antico, lungo la strada che porta in Valle Strona, si trova l’oratorio della Madonna della Neve, chiamato dalla popolazione locale “chiesa del Ponte Antico”. Molto probabilmente, la chiesa risale al XVI secolo e al suo interno, addossato alla parete di fondo, custodisce un affresco con la Vergine Incoronata in trono, mentre l’esterno è caratterizzato da un portico addossato alla facciata, in cui i viandanti potevano ristorarsi prima di proseguire il cammino.
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2 Forum Omegna

Forum Omegna Nato nel 1998 grazie al contributo dell’Unione Europea e all’impegno dei cittadini, Forum Omegna è una struttura gestita dalla Fondazione Museo Arti e Industria di Omegna per promuove la ricerca storica sui processi di industrializzazione, la conservazione della memoria della civiltà industriale e l’identità del territorio. Al suo interno, oltre a una collezione permanente, trovano spazio mostre ed esposizioni riguardanti la storia industriale del distretto del casalingo, il territorio e altri ambiti culturali. Luogo per speciali opportunità educative, rivolte anche a giovani professionisti, presso Forum Omegna si trova uno Shop in cui sono in vendita i prodotti della gastronomia locale e dell’artigianato delle nostre valli.
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3 Incisioni rupestri

Incisioni rupestri A pochi minuti di macchina, nel quartiere Cireggio, inizia l’area Monte Zuoli che, in una splendida posizione panoramica, conserva un masso con incisioni “coppelle” che risalgono alla preistoria. La medesima area accoglie due massi “scivolo” nonché ampie rocce con superficie inclinata e levigata frequentate, secondo la tradizione, da giovani donne in età fertile che, con fare propiziatorio, si lasciavano scivolare lungo questa parete liscia.
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4 Ponte Antico

Ponte Antico Ritenuto a lungo un’opera romana per la forma caratteristica, la struttura è un antico ponte di origine sforzesco-viscontea la cui costruzione si presume sia “avvenuta solo dopo il 1490 quando il segretario ducale Bartolomeo Calco esprimeva ai podestà di Omegna e di Ornavasso le rimostranze del Duca Ludovico Sforza per la non ancora effettuata costruzione del ponte”. Composto originariamente da due arcate a tutte sesto poggianti su una pila centrale fondata su un banco di roccia emergente nel mezzo del torrente Strona, in base alle ricostruzioni storiche si ritiene plausibile che, nel 1920, un grosso masso si sia staccato dal versante Sud-Orientale della montagna e abbia raso al suolo la prima arcata.
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5 Porta Romana

Porta Romana Di epoca medievale, fu costruita intorno all’XI secolo ed è quanto resta delle cinque porte che si aprivano sulle mura di Omegna in età medioevale: la porta Maggiore, la Salera, la Segnara, la Castello e la Valle, oggi detta “Romana”. È facilmente raggiungibile dal centro città. Lasciandosi alle spalle l’ingresso della Chiesa di Sant’Ambrogio, si gira a sinistra e poi subito a destra, si imbocca la stretta Via Zanoia e si spunta, dopo pochi metri, in Via Matteotti.  
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6 Collegiata S. Ambrogio

Collegiata S. Ambrogio La chiesa parrocchiale di Omegna ha origini molto antiche. Posizionata in Piazza Beltrami, nei pressi dell’incrocio in cui si può ammirare l’antica Porta Romana, a partire dall’impianto romanico originario caratterizzante la facciata, è il risultato della continua sovrapposizione dei diversi stili artistici e architettonici che si sono susseguiti nei secoli. Con ogni probabilità, il primo nucleo della chiesa è stato eretto tra il 960 e il 969 d.c., presumibilmente a seguito delle donazioni dell’Imperatore Ottone I ai canonici della Riviera. A partire dal 1470, poi in epoca barocca e, infine, negli Anni 20 del Novecento, i rimaneggiamenti furono, comunque, numerosi, compreso l’ampliamento dell’impianto basilicale e la torre campanaria, successivamente inglobata nella muratura dell’edificio, mentre il porticato risale al XIX secolo.
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7 Area De Angeli-Frua

Area De Angeli-Frua Omegna vanta senz’altro un notevole passato industriale testimoniato dall’insediamento, da metà Ottocento, della Ferriera e del Fabbricone Angeli-Frua, azienda tessile italiana nata nel 1896 dall’unione delle fabbriche - cotonifici e stamperie - di Ernesto De Angeli e di Giuseppe Frua. Di entrambi gli impianti rimangono ancora significative testimonianze architettoniche, oltre al villaggio operaio. Proprio nel cuore del buon esempio tipologico compositivo di insediamento nel tessuto urbano della città in piena espansione all’inizio del XX secolo, si trova un pregevole Monumento alla Famiglia.
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8 Parco della Fantasia

Parco della Fantasia Parco letterario e didattico dedicato ai bambini con lo scopo di promuovere, divulgare e far conoscere Gianni Rodari e il suo “metodo della fantasia”, la struttura è composta da una Ludoteca, dai Giardini della Torta in Cielo e dal Forum.
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9 Monumento ai caduti sul lavoro

Monumento ai caduti sul lavoro Recentemente restaurata, l’opera in ferrocemento è stata realizzata da Gilberto Carpo e da Giovanni Crippa tra il 1993 e il 1994. Con una stazza di oltre 50 metri cubi, si tratta, con ogni probabilità, del più grande monumento d’Italia dedicato ai caduti sul lavoro.  
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10 Santuario della Madonna del Popolo

Santuario della Madonna del Popolo Non ci sono documenti storici che ne testimonino la costruzione ma l’oratorio in regione Carcallo esisteva già da tempo quando, il 4 aprile 1616, venne benedetta per la prima volta la statua della Madonna con il Bambino ivi collocata. Si tratta di una policromia lignea rifinita solo nelle parti destinate a essere visibili, in quanto si tratta di un’immagine abbigliata, secondo un’antichissima tradizione spagnola, con pregiati tessuti riccamente decorati in oro e ricami.
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11 Chiesa parrocchiale di San Gaudenzio

Chiesa parrocchiale di San Gaudenzio Secondo la tradizione la chiesa rientra tra le cento chiese fondate dal missionario greco San Giulio (IV sec.). Situata a Crusinallo, la frazione più popolosa di Omegna, la chiesa romanica nell’architettura è orientata con due navate ineguali sostenute da colonne in serizzo. L’impianto originario risalirebbe all’XI secolo, come testimoniano le fondamenta della prima chiesa e il basamento del campanile. La facciata a capanna irregolare, pur conservando il fascino dell’arte romanica, mostra i segni degli ampliamenti e delle modifiche successive: alla singola navata con abside venne aggiunta una seconda navata con volte a crociera nella prima metà del Seicento. Del medesimo periodo sono il pronao, l’antica cappella-ossario demolita nel primo dopoguerra e il battistero addossato al campanile che conserva un anonimo affresco del battesimo di Cristo.
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12 Santuario di San Fermo martire

Santuario di San Fermo martire Il santuario situato anch’esso nella frazione di Crusinallo, in un parco ameno dal quale si gode un suggestivo panorama di Omegna e dell’insenatura naturale del lago d’Orta, risale al 1670 ed è il più importante santuario dedicato al martire Fermo in tutto il Piemonte. Ciò che oggi è visibile ai nostri occhi è l’evoluzione di una piccola cappella del XVI secolo eretta per volontà di alcuni crusinallesi. Nel Seicento divenne, poi, un modesto oratorio dedicato ai martiri Fermo e Dorotea, ultimato nel 1773 nella forma tuttora visibile con il campanile. L’interno, a navata unica, custodisce le reliquie di San Fermo e un affresco cinquecentesco addossato alla parete sinistra raffigurante il martire, ma anche un imponente altare ligneo settecentesco dedicato alla Madonna degli Angeli e un pregevole organo di Alessandro Mentasti del 1888.
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13 Chiesa di San Bernardino

Chiesa di San Bernardino La chiesa è intitolata a San Bernardino da Siena ed è situata nel nucleo abitativo più antico di Bagnella, frazione di Omegna. Costruita presumibilmente nel XV secolo, la chiesa con facciata caratterizzata da un portico a tre fornici sorretto da colonne in granito bianco, si arricchì nel 1640 di una notevole pala d’altare, opera di Cristoforo Rocca, ulteriormente impreziosita da una bella cornice lignea, opera di intaglio valsesiana. La devozione popolare verso l’oratorio bagnellese è sempre stata grande e ha determinato la raccolta di notevoli contributi per le opere di restauro e di miglioria che, negli anni, si sono succedute numerose. La festa di San Bernardino cade il 20 maggio ed è accompagnata da una sagra paesana.  
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14 Chiesa parrocchiale di San Maiolo

Chiesa parrocchiale di San Maiolo È situata ai margini della frazione di Agrano sulle pendici del Mottarone ed è la prima costruzione che si incontra giungendo da Omegna. La documentazione più antica che provi la presenza di un luogo di culto in questa località risale al 1569. Probabilmente già prima esisteva una chiesa, tesi confermata da alcuni elementi romanici nella torre campanaria. La chiesa è a pianta basilicale con tre navate, con ampia abside e coro. Il campanile ha subito molti rifacimenti. Nella cappella costruita all’esterno della chiesa è esposta “la morta di Agrano”, mummia di una donna vissuta nella seconda metà del XVII secolo, per anni oggetto di devozione popolare. La festa liturgica del Santo, invece, ricorre l’11 maggio.  
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15 Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta Situata nella frazione di Cireggio, sorta su un antico oratorio risalente al XVI secolo, la chiesa è una costruzione barocca del Seicento a una sola navata. Sulla navetta del portale d’ingresso, sottoposta a un recente restauro, oltre ai colori originali e a un albero di ciliegio carico dei suoi frutti (segno del legame profondo tra la chiesa dell’Assunta e l’abitato di Cireggio), è, infatti, emersa l’incisione con la datazione originale della chiesa, risalente al 1595. Il portico antistante fu probabilmente edificato nel 1610, mentre dal 1610 al 1612 venne realizzato il campanile, che fu terminato nel 1614 con la punta ottagonale. L’interno della chiesa esprime una religiosità al tempo stesso austera e familiare, semplice e sfarzosa.
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16 Chiesa della Madonna dell’Uva

Chiesa della Madonna dell’Uva Si tratta di una piccola chiesa a navata unica costruita negli Anni 30 del Novecento grazie all’opera di privati. Si trova al centro della piccola frazione Verta, ai margini settentrionali dell’abitato omegnese , ed è caratterizzata da richiami barocchi nelle decorazioni della facciata, da un’aula a pianta rettangolare e da un navata unica. A renderla particolare è, senz’altro, l’intitolazione alla Madonna dell’Uva, piuttosto rara e inusuale. Al suo interno si trova una tela datata 1947 di Carlo Melloni, che riproduce la “Vergine dell’Uva” di Pierre Mignard. La festa della Madonna dell’Uva si tiene la terza domenica di settembre.  
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17 Quartiere Vaticano

Quartiere Vaticano Passeggiando per il centro storico ci si addentra nei vicoli del "Quartiere Vaticano" e si possono ammiarre le case dei secoli XI, XII e XIII che sorgono lungo la "Via del Butèr" ( oggi via Alberganti), così chiamata perchè in passato sotto i suoi portici avveniva la vendita del formaggio.
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18 La Morta di Agrano

La Morta di Agrano La Morta è una donna ritrovata mummificata nel 1792 nell'ossario del locale cimitero che è in seguito diventata oggetto di devozione da parte degli abitanti della zona. La mummia è attualmente conservata in una teca esposta all'interno della cappella costruita all'esterno delle chiesa parrocchiale di Agrano.
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19 Monte Zuoli

Monte Zuoli Oltre la località Bagnella, all’imbocco della salita che porta a Nonio, ha inizio il Percorso Vita Monte Zuoli, un sentiero da poco riqualificato che collega Omegna con la cima della collina più alta della nostra città. Il sentiero si caratterizza per gli attrezzi disseminati in apposite aree di sosta strutturate lungo il percorso e a completa disposizione di quanti desiderano svolgere attività fisica all’aria aperta.
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Omegna non è solo un borgo incastonato nel lago d'Orta, ma un luogo vivo e con svariate iniziative.


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