Santuario di San Fermo martire Crusinallo

Santuario di San Fermo martire

Il santuario situato anch’esso nella frazione di Crusinallo, in un parco ameno dal quale si gode un suggestivo panorama di Omegna e dell’insenatura naturale del lago d’Orta, risale al 1670 ed è il più importante santuario dedicato al martire Fermo in tutto il Piemonte. Ciò che oggi è visibile ai nostri occhi è l’evoluzione di una piccola cappella del XVI secolo eretta per volontà di alcuni crusinallesi. Nel Seicento divenne, poi, un modesto oratorio dedicato ai martiri Fermo e Dorotea, ultimato nel 1773 nella forma tuttora visibile con il campanile. L’interno, a navata unica, custodisce le reliquie di San Fermo e un affresco cinquecentesco addossato alla parete sinistra raffigurante il martire, ma anche un imponente altare ligneo settecentesco dedicato alla Madonna degli Angeli e un pregevole organo di Alessandro Mentasti del 1888. Negli ultimi cinquant’anni, il santuario è andato perdendo parte del suo antico valore ma continua ad attrarre comunque a sé molti devoti da tutto il circondario, specie nei giorni della festa che iniziano il 2 agosto (festa della Madonna degli Angeli) e si protraggono fino al 9 agosto.

Merita una riflessione a parte il Monumento ai caduti di Crusinallo, Cranna e Gattugno, che si trova nell’abside, sulla parete a destra del Santuario di San Fermo. Su tre lastre marmoree sono riportati oltre 200 nomi di uomini caduti durante i combattimenti e una graziosa Madonna con Bambino in marmo bianco veglia dall’alto su di loro. Senza braccia, ferita e mutilata, come tanti giovani tornati vivi dalla guerra ma rimasti invalidi per sempre, la statua della Madonna recuperata tra le rovine di una chiesetta del Monte Grappa, è un dono votivo del maggiore degli Alpini, Mario Nobili.